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BRACCIANO
- Situata alta sul Lago Sabatatino, a
280 metri s.l.m., consta di un borgo antico e di più
zone moderne, fra cui citiamo il recente quartiere residenziale
di "Bracciano 2",
situato a circa un chilometro dal centro storico e dal
quale ha tratto il nome l'omonima Lega Fantacalcio.
Bracciano ha nel Castello Orsini-Odescalchi (sec. XV)
il suo centro ideale. In questa poderosa costruzione,
a pianta pentagonale e con torri cilindriche, hanno
soggiornato papi, imperatori, artisti, ed è talmente
ricca di cose interessanti - dai mobili agli affreschi
- che una visita è quasi d'obbligo. All'interno
delle mura che circondano il centro storico della cittadina
ed il castello, la chiesa più importante è
quella del Duomo, che dal XV secolo è stata a
più riprese ingrandita ed
affrescata ed è oggi un luogo di notevole interesse
storico ed artistico. Nelle vicinanze
della chiesa di Santa Maria Novella, nell'ex chiostro
degli Agostiniani, si può ammirare uno splendido
pozzo realizzato verso la metà del cinquecento
in occasione delle nozze tra Paolo Giordano Orsini ed
Isabella de' Medici. Passeggiando per i vicoli, nell'architettura
e nelle decorazioni del centro storico, si può
leggere la storia del paese. Bracciano è anche
sede del Museo Storico dell'Aeronautica Militare, nonché
di importanti gare veliche e di wind-surf. Per gli amanti
della buona tavola, segnaliamo che la cucina locale
è centrata sul pesce di lago, senza trascurare
la tipica carne bovina maremmana. I nume-
rosi ristoranti propongono soluzioni assai variegate,
a cavallo tra tradizione ed innovazione. |
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IL
LAGO DI BRACCIANO
- Secondo nel Lazio ed ottavo in Italia per superficie
(57 Kmq.), il romano Sabatinus
Lacus ha una profondità di 165 metri
ed un volume di oltre 5 miliardi di metri cubi. Il
suo perimetro (31,5 Km.) è pressoché
circolare, tanto che i tre centri di Bracciano, Anguillara
e Trevignano si collocano a distanze reciproche regolari,
realizzando una perfetta triangolazione. Circa un
milione di anni fa una serie di eruzioni vulcaniche
comportò l'emersione del sistema vulcanico
Sabatino; cessate le
eruzioni i crateri si riempirono d'acqua formando
quattro laghi, fra cui il più importante tra
quelli tuttora esistenti è certamente quello
di Bracciano. Unico suo emissario naturale è
il torrente Arrone che, sbarrato da una diga, viene
utilizzato solo in caso di piena, mentre di norma
le acque scaricano nel bacino del Tevere. L'acqua
del Lago a partire dall'età romana fu utilizzata
per consumo potabile; l'antico acquedotto di Traiano
fu restaurato da Paolo V agli inizi del 600 e perciò
chiamato "Acqua Paola",
il cui fontanone terminale decora la nota piazza panoramica
in cima al colle del Gianicolo, in Roma.
Grazie all'azione di salvaguardia e recupero svolta
negli ultimi tempi, unitamente al divieto di navigazione
a motore e dell'utilizzo di fertilizzanti e pesticidi
nelle attività agricole, l'area del Lago di
Bracciano nel giro di pochi anni è tornata
alle originarie condizioni di purezza dell'habitat
naturale. Sussistono ancora, infatti, lembi di foresta
riparia (pioppi, ontani e salici) ed una assai ricca
e varia ittiofauna (lucci, persici, coregoni ed anguille),
un tempo base essenziale dell'economia locale.
Tra gli uccelli si segnalano falchi pescatori ed uccelli
migratori delle zone umide; più rara è
la presenza dei mammiferi, a causa dello sviluppo
dell'urbanesimo e del turismo.
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